Mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Verona, sul settimanale diocesano Verona fedele:
Mentre tutti i cittadini sono sviati e distratti nelle ferie o segnati da paura per il perdurare, anzi, per il rincrudimento del Covid-19 o concentrati nelle angosce per l’occupazione, le Commissioni parlamentari lavorano assiduamente per preparare al Governo decreti legge, non solo per quanto attiene la crisi sanitaria ed economica, ma anche in materia delicatissima come quella sul gender con l’arrogante tentativo di equiparare ogni forma di convivenza con la famiglia istituzione.
(…)
Approvare la teoria del gender, non come puro rispetto per ogni persona, che un cristiano non esita mai ad assicurare, ma come alterazione della natura umana e dello stesso matrimonio; approvare l’aborto, fino a banalizzarlo come si sta propugnando, è indegno dell’essere cittadino di una società civile democratica. Ma sono entrambi del tutto assurdi, con accentuazione nei riguardi dell’aborto, per un cattolico. Chi sostiene queste posizioni non può dirsi cattolico. Si contraddice in terminis. Di conseguenza, se a un cattolico è lecito militare in qualsiasi partito costituzionale, mai gli è lecito tradire la sua coscienza di cattolico, illuminata dalla Parola di Dio, autenticamente interpretata dal Magistero, vera e certa.
Leggi l’intero articolo di mons. Zenti qui.
Posted: Agosto 31, 2020 by admin
Se lo Stato è barbaro e suicida
Mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Verona, sul settimanale diocesano Verona fedele:
Leggi l’intero articolo di mons. Zenti qui.
Posted: Agosto 21, 2020 by admin
La salute delle donne e i rischi della Ru486
Una riflessione del prof. Giuseppe Noia sulla recente decisione italiana sulla pillola abortiva:
Leggi l’intera riflessione del prof. Giuseppe Noia a pag. 3 de L’Osservatore Romano del 20 agosto 2020.
Posted: Agosto 12, 2020 by admin
Il vescovo Camisasca interviene sul tema dell’aborto
Di fronte alle notizie apparse in questi ultimi giorni in merito all’interruzione volontaria della gravidanza, cioè all’aborto, che verrebbe permesso con metodo farmacologico in day hospital e fino alla nona settimana di gravidanza, esprimo la mia tristezza e la mia totale contrarietà, sulla base di molte considerazioni.
Desidero mettere in luce almeno le più importanti.
Purtroppo la depenalizzazione dell’aborto ha portato ad una cultura di morte in cui la decisione della donna di interrompere la gravidanza è sempre più banalizzata e presentata all’opinione pubblica come un qualunque intervento farmacologico. Tra un po’ non si parlerà più di aborto, perché esso sarà “invisibile”, non senza gravi conseguenze per la mamma e per la società.
La donna viene sempre più lasciata sola di fronte alla drammatica decisione se rinunciare o meno al proprio bambino. Alla luce dei nuovi regolamenti, viene lasciata sola anche nelle ore oltremodo pesanti in cui devono agire i farmaci assunti per fermare la gestazione e provocare l’espulsione. La donna sarà sola, a casa con il proprio dolore e le possibili conseguenze negative sulla sua salute.
La tristezza nasce in me soprattutto nel leggere alcune affermazioni di parlamentari riportate dai giornali, come ad esempio questa: “Una risposta civile e moderna, che spazza via ogni concezione medievale del ruolo delle donne”. Invece di scegliere la strada dell’aiuto alla maternità, in una situazione di declino demografico che sta mettendo una seria ipoteca sul futuro del nostro Paese, si nasconde ipocritamente l’origine vera di questa decisione: gravare meno sulle strutture ospedaliere, anche a costo di pesanti conseguenze che il Consiglio Superiore della Sanità nelle sue Linee Guida del 2010 aveva riconosciuto come rischiose per la salute della donna.
+ Massimo Camisasca
vescovo di Reggio Emilia-Guastalla
(fonte: qui)
Posted: Agosto 12, 2020 by admin
«Da omosessuale dico che il Pdl Zan è profondamente discriminatorio»
Un disegno di legge incredibilmente divisivo, che non piace nemmeno alle persone che dice di voler tutelare, come Giorgio Ponte, docente di lettere in un istituto professionale.
Leggi l’intervista completa sul sito di ProVita & Famiglia.
Posted: Agosto 9, 2020 by admin
Aborto farmacologico / Perché dire no alle nuove linee guida ministeriali
Il Movimento per la Vita Italiano e l’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI) valutano molto duramente le annunciate nuove linee guida ministeriali che estendono la possibilità di ricorrere all’aborto farmacologico mediante la pillola RU486 fino alla nona settimana di gravidanza, consentendo altresì alla donna di tornare al proprio domicilio mezz’ora dopo l’assunzione della stessa, esonerandola pertanto dal ricovero.
Qui il testo completo e scaricabile del comunicato che è a firma del presidente dell’AMCI Filippo Boscia e della presidente del MpV Marina Casini.
Posted: Luglio 26, 2020 by admin
Nati per amare. Un libretto di educazione all’affettività
Scarica l’opuscolo qui.
Posted: Luglio 17, 2020 by admin
“Restiamo liberi! Una legge ambigua e pericolosa”
Leggi l’editoriale di Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia, sul numero de “il Ticino” del 17 luglio 2020.
Posted: Giugno 26, 2020 by admin
#RESTIAMOLIBERI
Posted: Maggio 6, 2020 by admin
È morta Birthe Lejeune
È morta oggi a 92 anni Birthe Lejeune, moglie del genetista Jérôme, scopritore della causa della Sindrome di Down, proclamato Servo di Dio dalla Chiesa Cattolica. I coniugi Lejeune furono tra i pionieri dei movimenti per la vita in Europa contro l’aborto e ogni forma di eugenetica.
Posted: Aprile 21, 2020 by admin
Le parole di un vescovo sull’aborto: «Anche questa è una pandemia»
(Mons. Alberto Maria Careggio, vescovo emerito di Ventimiglia-Sanremo. Leggi qui la sua intera riflessione)
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