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La chiesa luterana di Norvegia si scusa per essere stata anti-abortista

“Proteggere i non nati non favorisce il dialogo”.

Sembra una barzelletta ma non lo è: il 15 febbraio scorso i presuli della chiesa luterana ed evangelica norvegese, alla quale appartiene quasi l’80 per cento della popolazione (circa 3 milioni e 750 mila fedeli), hanno rilasciato una dichiarazione bizzarra: «La chiesa è stata a lungo impegnata contro l’aborto: una sfida etica, umana e politica. Quando la legge sull’aborto è stata discussa e adottata negli anni Settanta, la chiesa si oppose in modo chiaro ai cambiamenti introdotti. I pastori hanno criticato senza mezzi termini la legge allo scopo di proteggere la vita non nata. Oggi ci rendiamo conto che l’argomentazione della chiesa non ha consentito un buon dialogo. È tempo di creare un nuovo clima».

“L’aborto rende migliore la società”.

Leggi l’articolo completo di Caterina Giojelli su Tempi.

Commento di Aldo Maria Valli qui.

Congresso Mondiale delle Famiglie: tutto esaurito!

«Boom di iscrizioni per partecipare al primo Congresso Mondiale delle Famiglie in Italia, dal 29 al 31 marzo a Verona, e posti già esauriti! Questo ci fa capire che le famiglie non aspettano altro che qualcuno si occupi di loro». L’annuncio è degli organizzatori, il presidente Antonio Brandi e il vice presidente Jacopo Coghe. Alla kermesse confluiranno Capi di Stato, premier e vice premier, ministri, organizzazioni non governative e famiglie dai cinque continenti… Il 31 marzo, alle ore 12, dalla Piazza Bra di Verona, partirà la Marcia per la Famiglia. Non mancare!

Educazione gender a Bergamo, ci risiamo

A Natale avete regalato il “piccolo chimico” ai vostri bambini e la Barbie alle vostre bambine? Il Comune di Bergamo avrebbe di sicuro tutta la sua disapprovazione per voi. È online, infatti, da qualche settimana una peculiare riflessione su Edublog, il blog collegato all’assessorato ai Servizi all’Infanzia, che va inequivocabilmente nella direzione del gender.

(…)

Ecco allora la proposta: «Se provassimo invece a vedere una bambina e un bambino aprendo a ciascuno tutte le possibilità di essere fata o principe indistintamente dal sesso che li caratterizza anatomicamente?». Se al bambino siano consentite le «scarpette luccicanti» e la «borsa a tracolla» e, alla bambina, sia attribuito «il gioco del meccanico o del falegname», quali «reazioni» e «pensieri» si scatenerebbero in loro?

Leggi l’articolo completo su NotizieProVita.

Il Governo del cambiamento. Di sesso.

Il Ministro della sanità autorizza la somministrazione, a carico del servizio sanitario nazionale, del farmaco che blocca la pubertà nei bambini. Il Governo del cambiamento. Di sesso.

L’ideologia gender ha quale caposaldo l’appropriazione dei bambini: coll’utero in affitto, colle adozioni gay, col blocco della crescita. Sono soggetti deboli e manipolabili e presentano l’indubbio vantaggio di non avere l’esatta percezione del danno che subiscono.

Il farmaco che impedisce ai bambini di maturare ed avere la fisiologica pubertà si chiama triptorelina e con determina 21756/2019 il Ministero della Sanità ne ha autorizzata la somministrazione ai minori con costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Quindi da oggi coi nostri soldi non saranno solo soppressi i concepiti coll’aborto e manipolati gli embrioni colla fecondazione artificiale ma sarà pure fatta violenza alla crescita dei bambini con la triptorelina blocca-pubertà.

Il Governo Lega-Cinque Stelle rompe quindi la tanto sbandierata “pax bioethica” sui temi sensibili: se c’era qualche cattolico che pensava che ”Beh, almeno, messi come sono messi, non possono far danno e si sono impegnati a non farlo”, ecco, ora è servito.

Leggi l’articolo completo qui.

Intervista al consigliere Alberto Zelger

Verona, «città per la vita»
Lo scorso ottobre il consiglio comunale di Verona ha votato a larghissima maggioranza una mozione, con cui si è dichiarato essere la città «a favore della vita». Un successo, che ha scatenato le ire di abortisti, femministe, Sinistre e del PD in particolare, sentitosi “tradito” dalla sua capogruppo scaligera, Carla Padovani, che ha votato a favore. Un’iniziativa importante sia per promuoverne di analoghe in altri Comuni, sia in vista dell’ormai imminente Marcia nazionale per la Vita, prevista a Roma il prossimo 18 maggio.
a cura di Mauro Faverzani

Scarica l’intervista in PDF qui.

Sul dovere di seppellimento del feto

Comunicato Stampa di FederVitaLombardia

COMPLETA DISAPPROVAZIONE ALL’EMENDAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO CHE ELIMINA IL DOVERE DEL SEPPELLIMENTO DEL FETO

Milano, 21 Febbraio 2019 – FederVitaLombardia, Federazione lombarda dei Centri di aiuto alla Vita  e dei Movimenti per la Vita, esprime completa disapprovazione in merito all’emendamento del Consiglio della regione Lombardia del 19 febbraio scorso che approva nuove regole in materia di attività funebre e cimiteriale, eliminando il dovere di seppellimento del feto e introducendo invece la possibilità di “tumulare, previa cremazione e in teca separata, gli animali di affezione, nello stesso loculo del defunto o nella tomba di famiglia”.

Nel 2007 la Regione Lombardia introduceva, prima in Italia, una legge che prevedeva che tutti i feti, gli embrioni e il materiale abortivo, dovessero essere seppelliti in aree specifiche all’interno dei cimiteri.

Secondo le nuove disposizioni i bambini-feti potranno essere sepolti «esclusivamente su esplicita richiesta della donna o di chi è titolato alla decisione» nel caso ad esempio di minorenni o di persone incapaci di intendere e di volere.

FederVitaLombardia ribadisce che, secondo l’oggettività scientifica, biologica ed embriologica, i bambini di età embrionale e fetale sono esseri umani, persone, quindi soggetti e non oggetti e hanno pertanto diritto a essere sepolti indipendentemente dal fatto che qualcuno lo richieda.

I bambini allo stadio embrionale o fetale per i quali non ci sarà una richiesta esplicita verranno ora smaltiti come rifiuti speciali ospedalieri. Pertanto FederVitaLombardia lamenta la regressione della normativa nella difesa e promozione dell’embrione umano che non è “prodotto del concepimento” ma un figlio.

FederVitaLombardia evidenzia inoltre la disparità di trattamento tra bambini allo stadio embrio-fetale e animali di affezione per i quali la richiesta di tumulazione può essere fatta dai padroni o ma anche dagli eredi (e non solo dal diretto possessore), e per loro “I Comuni potranno autorizzare la costruzione e l’uso di aree e di spazi appositi per la sepoltura e la costruzione di cappelle private fuori dal cimitero”.

FederVitaLombardia si riserva di rivolgersi a Regione Lombardia, per porsi accanto al più debole ed indifeso che oggi è il bambino nella pancia della mamma, nell’auspicio che la normativa attuale sia modificata per riaffermare il rispetto dovuto ai figli, a tutti i figli, sempre.

Per ulteriori informazioni: Maria Pia Sacchi 333-296.2687

Mario Sansalone 348-6464.384 Elisabetta Pittino 349-774.7513