«Sono stata assolta per le “offese alle persone omosessuali” perché è stato riconosciuto che parlare come ho parlato è stato un mio diritto, anzi è un mio dovere di medico. Quello che ho detto su questi argomenti si può dire!»
«L’omosessualità, termine improprio, visto che la sessualità è soltanto fra un uomo e una donna, è un comportamento biologicamente perdente. Sono la prima a riconoscere che è molto difficile uscirne, ma è altrettanto vero che gli ex gay sono più numerosi di coloro che si professano tali, anche se nessuno lo dice. È anche provato che i rapporti fra persone dello stesso sesso aumentano i rischi di malattie sessualmente trasmissibili, anche quelle come l’epatite A per molto tempo a noi sconosciuta. I gay sono il 2% della popolazione ma nel contempo rappresentano il 50% dei nuovi casi di Aids e l’80% dei nuovi casi di sifilide».
Affermazioni, queste, supportate da evidenze scientifiche che il Giudice non ha potuto ignorare. Ciò significa che è legittimo poter affermare che l’omosessualità non è una condizione permanente, che non è vero che si nasce gay e che tali si è costretti a restare per tutta la vita.
Oggi, anche grazie alle battaglie di Silvana De Mari, siamo forse tutti un po’ più liberi di andare contro il pensiero unico imposto dall’ideologia gender.
(Da NotizieProVita)
Posted: Dicembre 14, 2018 by admin
Silvana De Mari assolta!
«Sono stata assolta per le “offese alle persone omosessuali” perché è stato riconosciuto che parlare come ho parlato è stato un mio diritto, anzi è un mio dovere di medico. Quello che ho detto su questi argomenti si può dire!»
«L’omosessualità, termine improprio, visto che la sessualità è soltanto fra un uomo e una donna, è un comportamento biologicamente perdente. Sono la prima a riconoscere che è molto difficile uscirne, ma è altrettanto vero che gli ex gay sono più numerosi di coloro che si professano tali, anche se nessuno lo dice. È anche provato che i rapporti fra persone dello stesso sesso aumentano i rischi di malattie sessualmente trasmissibili, anche quelle come l’epatite A per molto tempo a noi sconosciuta. I gay sono il 2% della popolazione ma nel contempo rappresentano il 50% dei nuovi casi di Aids e l’80% dei nuovi casi di sifilide».
Affermazioni, queste, supportate da evidenze scientifiche che il Giudice non ha potuto ignorare. Ciò significa che è legittimo poter affermare che l’omosessualità non è una condizione permanente, che non è vero che si nasce gay e che tali si è costretti a restare per tutta la vita.
Oggi, anche grazie alle battaglie di Silvana De Mari, siamo forse tutti un po’ più liberi di andare contro il pensiero unico imposto dall’ideologia gender.
(Da NotizieProVita)
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